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Sardo e Walser, due lingue dalle radici forti

lingua sarda walser 2016 fronteSede ore 21, venerdì 19 febbraio 2016

Venerdì 19 febbraio 2016, ore 21.00, i relatori Matteo Rivoira e Simone Pisano, attraverso mappe concettuali, registrazioni audio e video, analizzeranno la complessa situazione di plurilinguismo presente sia in Piemonte che in Sardegna evidenziando diversità e punti di contatto tra le due realtà.

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Argomenti di approfondimento

La diversità linguistica non solo nella quantità ma anche nella struttura (la differenza ad esempio tra alcuni dialetti lucani e l’italiano letterario, ha notato Giovan Battista Pellegrini (1), è anche maggiore rispetto a quella che si riscontra tra l’italiano e il francese o tra italiano e portoghese), caratterizza ancora oggi il Bel Paese, tanto che per una conoscenza approfondita e dettagliata di questa pluralità si sono intensificate le ricerche specialistiche. Un contributo fondamentale ci viene dagli atlanti linguistici: oltre ai grandi progetti che si prefiggevano di documentare su vasta scala le varietà italoromanze (si pensi all’AIS, Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz meglio noto come Atlante Italo-Svizzero diretto da Karl Jaberg e Jakob Jud e pubblicato tra il 1928 e il 1940, e all’ALI, Atlante Linguistico Italiano, iniziato da Matteo Bartoli e Giulio Bertoni nel 1925 e attualmente diretto da Lorenzo Massobrio), abbiamo oggi tutta una serie di atlanti regionali e tematici, che ci descrivono, comunque solo parzialmente, le peculiarità del panorama linguistico peninsulare e insulare.

Ai partecipanti verranno inoltre date alcune informazioni fondamentali sulla Legge Nazionale 15 Dicembre 1999, n. 442, Norme di tutela delle minoranze linguistiche storiche che costituisce il primo testo legislativo emesso dal parlamento italiano sull’argomento. La legge sancisce la tutela della lingua e della cultura « delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene, croate e di quelle parlanti il francese, il francoprovenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo » ed è particolarmente interessante se si considera che sia in Piemonte che in Sardegna si trovano alcune di queste minoranze linguistiche.

Relatori
- dott. Matteo Rivoira docente di dialettologia romanza e filologia romanza presso l’Università di Torino, caporedattore ALI (Atlante Linguistico Italiano) presso l’Istituto dell’Atlante Linguistico Italiano (Torino).
- dott. Simone Pisano docente di Linguistica Generale, Linguistica Applicata, Fonetica e Fonologia presso l’Università “Guglielmo Marconi” di Roma.

 

Informazioni

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Telefono: 334 122 9880

 


(1)  Cf. Giovan Battista Pellegrini, « La classificazione delle lingue romanze e i dialetti italiani », in Forum Italicum, 4, 1970, p.211-237.